Risultato della ricerca: bolle
manlio.bottegoni
I laghetti di Portonovo sono due caratteristici laghetti salmastri che si trovano lungo la stradina che porta al molo, dietro alla torre. Circondati da un fitto canneto di giunchi e cannucce di palude tra i bianchi ciottoli di pietra del Conero, incastonati come due gioielli si estendono il Lago Profondo e il Lago del Calcagno (o Lago Grande nella foto). Leggende quasi magiche regnano sovrane in questo verde paradiso incontaminato. Antiche fonti testimoniano infatti che i laghetti si sono formati in tempi remoti quando l’acqua salata del mare, rimasta prigioniera per effetto di enormi macigni staccatisi dal monte Conero a causa di una gigantesca frana, si è mescolata nel tempo a bolle d’acqua dolce emergenti dal terreno. Secondo la leggenda questi laghi potrebbero essere collegati al mare tramite dei canali sotterranei che formerebbero dei vortici in grado di risucchiare chiunque vi nuoti vicino. Nessuno infatti ha il coraggio di tuffarsi nei laghetti, che rappresentano il regno incontrastato della fauna acquatica. Pare, comunque, che siano stati visti più volte, anche se non in tempi recenti, dei germani reali morti e con il piumaggio malmesso, galleggiare nel mare li vicino, proprio come se fossero stati, improvvisamente e senza scampo, risucchiati da potenti vortici d’acqua.
paolamoscato
Non ho resistito a quest\'elaborazione! Era la prima che mi era venuta in mente di fare! ;) Io non la vedo come manipolazione dell\'originale ma come la sua (di Leonardo) visione di quel momento, vedeva solo le bolle colorate e tutto il resto ...in secondo piano. Quindi ho voluto far vedere coi suoi occhi la bellezza di quelle piccole magiche sfere volare intorno a lui!
mauriziot
... in una piccola stanza, che serve a luogo di lavoro ma anche ad alloggio in un piccolo villaggio della Cina; unica differenza, in questo caso la luce entra anche da un apertura dall'alto; una foto interessante, al di là di quella che può esserne la qualità: il fumo alle spalle del soggetto è infatti un misto di luce che entra, polvere di legno, polvere del pavimento, in terra battuta, e vapore di un pentolone che incredibilmente bolle con della verdura alla sinistra del falegname. Pure interessante, specie per chi fuma la pipa come me, ... il completo controllo della pipa stessa con la sola bocca, mentre le mani lavorano. Guizhou, gennaio, 2019.
Verdegiada
Piazza del Popolo a Roma un uomo e le sue bolle di sapone conquistano grandi e piccoli con la dolcezza e simpatia!
stefettina
Bolla de Sapone Lo sai ched'è la Bolla de Sapone? L'astuccio trasparente d'un sospiro. Uscita da la canna vola in giro, sballottolata senza direzzione, pe' fasse cunnolà come se sia dall'aria stessa che la porta via. Una farfalla bianca, un certo giorno, ner vede quela palla cristallina che rispecchiava come una vetrina tutta la robba che ciaveva intorno, j'agnede incontro e la chiamò: - Sorella, fammete rimirà! Quanto sei bella! Er cielo, er mare, l'arberi, li fiori pare che t'accompagnino ner volo: e inentre rubbi, in un momento solo, tutte le luci e tutti li colori, te godi er monno e te ne vai tranquilla ner sole che sbrilluccica e sfavilla. La Bolla de Sapone je rispose: - So' bella, sì, ma duro troppo poco. La vita mia, che nasce per un gioco come la maggior parte delle cose, sta chiusa in una goccia... Tutto quanto finisce in una lagrima de pianto. Trilussa
MaxNikonista63
In un'alba dorata un fenicottero si alimenta generando bolle e gocce
emilianomarcon
Anche quest'anno immancabile la gita a fotografare i Crocus. Per me un preludio ad una nuova primavera. In questo scatto in prova il Ttartisan 100 che non vedevo l'ora di provare.
rita mantarro
Torino, Galleria San Federico. Le bolle luminose appese contengono capi di moda realizzati da stilisti emergenti.
sassopiatto
filtro ND 10 stop...... Capo e madre di tutte le chiese di Montichiari La Pieve di Montichiari è certamente tra le più antiche della Lombardia. Nata nel V-VI secolo, raggiunse l’apice della sua importanza nel secolo XII, come testimonia la costruzione dell’imponente edificio romanico che ancora oggi ammiriamo. Di questo periodo sono le Bolle dei Vescovi di Brescia e dei Pontefici Innocenzo II (1140), Alessandro III (1177) e Lucio III (1185), che riconoscevano alla Pieve il possesso di numerosi beni ed il diritto a riscuotere un terzo delle decime dei raccolti di tutto il territorio su cui aveva giurisdizione (Carpenedolo, Acquafredda, Visano, Mezzane, Calvisano, Formignano). L’ubicazione dell’edificio, la sua straordinaria ampiezza, la scelta della pietra lavorata per la sua costruzione sono segni indubbi della sua importanza. La Pieve è dedicata a San Pancrazio, che gli atti tardivi del martirio presentano come un giovinetto quattordicenne, venuto a Roma dalla Frigia, convertito al cristianesimo, battezzato da papa Callisto e martirizzato durante la persecuzione di Diocleziano: secondo l’iconografia locale è rappresentato come un legionario a cavallo, impugnante il bianco vessillo crociato, simbolo della fede professata con il martirio.
sassopiatto
Filtro ND 10 stop.... Capo e madre di tutte le chiese di Montichiari La Pieve di Montichiari è certamente tra le più antiche della Lombardia. Nata nel V-VI secolo, raggiunse l’apice della sua importanza nel secolo XII, come testimonia la costruzione dell’imponente edificio romanico che ancora oggi ammiriamo. Di questo periodo sono le Bolle dei Vescovi di Brescia e dei Pontefici Innocenzo II (1140), Alessandro III (1177) e Lucio III (1185), che riconoscevano alla Pieve il possesso di numerosi beni ed il diritto a riscuotere un terzo delle decime dei raccolti di tutto il territorio su cui aveva giurisdizione (Carpenedolo, Acquafredda, Visano, Mezzane, Calvisano, Formignano). L’ubicazione dell’edificio, la sua straordinaria ampiezza, la scelta della pietra lavorata per la sua costruzione sono segni indubbi della sua importanza. La Pieve è dedicata a San Pancrazio, che gli atti tardivi del martirio presentano come un giovinetto quattordicenne, venuto a Roma dalla Frigia, convertito al cristianesimo, battezzato da papa Callisto e martirizzato durante la persecuzione di Diocleziano: secondo l’iconografia locale è rappresentato come un legionario a cavallo, impugnante il bianco vessillo crociato, simbolo della fede professata con il martirio.
lucianodagata
più bolle di sapone, Lego, Meccano e meno cartoons e videogiochi...